ABBIAMO LA GRANDE OCCASIONE DI PROGETTARE UN’EUROPA PIU’ VICINA AI CITTADINI
La Conferenza sul futuro dell’UE può finalmente vedere la luce. Con l’approvazione da parte del Consiglio e della Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo sono stati superati gli ostacoli che hanno rallentato, per troppo tempo, l’avvio dei lavori. Adesso abbiamo la grande occasione di poter progettare un’Europa più vicina ai cittadini anche se l’orizzonte temporale di un anno per lo svolgimento dei lavori è forse troppo ristretto, tenuto conto del particolare periodo emergenziale che tutti i Paesi dell’Unione stanno vivendo.
E’ importante, come ha ricordato il Presidente del Parlamento Ue Sassoli, che il testo dell’accordo oggi raggiunto non escluda che si possa avviare una revisione del trattato alla fine dei lavori della Conferenza. Questo perché vogliamo un’Europa più federale, ma per farlo dobbiamo ascoltare e confrontarci con i cittadini europei e mantenere i piedi ben saldi per terra. Dobbiamo avere il coraggio di chiederci – e di chiedere- dove vorremmo vedere più Unione e se, può essere il caso, averne meno.
Cresce ad esempio sempre più la consapevolezza di un necessario aumento di competenze sul fronte sanitario. E’ uno dei temi, insieme a quello ambientale, che dovrà essere al centro del confronto con la cittadinanza. E indispensabile, per il successo della Conferenza, un contributo concreto e reale dei cittadini, del terzo settore e di chi è impegnato sul territorio e parteciperà a questa grande ‘agorà’. Un dialogo, nazionale e sovranazionale “dal basso verso l’alto”. Solo così vi sarà un programma di riforme ‘validato’ dai cittadini. Jean Monnet, a suo tempo, ha tracciato la rotta che dobbiamo seguire: “Niente è possibile senza gli uomini, e niente dura senza le Istituzioni.