Lo Stato dell’Unione e la forza della democrazia
“Si dice che la luce risplenda di più nell’oscurità”.
È riferendosi alla solidarietà europea dimostrata nei confronti delle donne e uomini in fuga dagli orrori dell’Ucraina che la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha concluso il suo discorso sullo Stato dell’Unione durante la sessione plenaria di settembre a Strasburgo.
Lo Stato dell’Unione è il dibattito annuale al Parlamento europeo in cui la Presidente della Commissione riassume agli eurodeputati, e di conseguenza ai cittadini europei, quanto fatto nell’ultimo anno e presenta la priorità politiche e legislative per l’anno successivo. Quello di mercoledì è stato il terzo discorso sullo Stato dell’Unione della Presidente von der Leyen, il primo dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina.
La Presidente ha incentrato il suo discorso sulla guerra in Ucraina, sulle conseguenze della crisi energetica e sulla difesa della democrazia e ha quindi delineato una serie di iniziative da compiere nel prossimo anno, molte delle quali intendono dare una risposta alle raccomandazioni formulate dalle cittadine e dai cittadini durante la Conferenza sul futuro dell’Europa.
Un sostegno maggiore all’Ucraina:
Accompagnata dalla first lady ucraina, Olena Zelenska, la Presidente von der Leyen ha indossato i colori della bandiera ucraina in segno di vicinanza al popolo ucraino, ribadendo la solidarietà dimostrata dalle cittadine e dai cittadini europei sin dall’inizio della guerra, l’irremovibilità rispetto alle sanzioni contro la Russia e promettendo nuovi fondi per la ricostruzione del Paese, tra cui 100 milioni di euro per finanziare la ricostruzione di scuole danneggiate. Von der Leyen si è poi recata a Kiev nel pomeriggio per discutere dell’accesso dell’Ucraina al Mercato unico europeo, un’ulteriore passo avanti verso l’integrazione nel progetto europeo.
La sfida energetica:
Von der Leyen si è focalizzata anche sulla crisi energetica, che sta gravando sulle famiglie e sulle imprese europee e che perciò necessita di soluzioni rapide ed efficaci. La Presidente ha evidenziato che sono già stati fatti alcuni progressi. È stato infatti già raggiunto lo stoccaggio comune di gas all’84%, cifra che ha superato l’obiettivo concordato dai governi europei qualche mese fa. È stato poi diversificato l’approvvigionamento tramite partner più affidabili, che ha contribuito a diminuire le importazioni di gas dalla Russia (dal 40% al 9 %).
Per questo motivo la Commissione ha presentato alcune misure per ridurre il consumo di energia e introdurre un massimale per le entrate delle imprese che producono energia elettrica a basso costo. La Presidente si è inoltre impegnata a mettere a disposizione degli Stati membri 140 miliardi di euro per mitigare i problemi causati dall’aumento dei prezzi energetici e ad attuare una riforma onnicomprensiva del mercato europeo dell’energia elettrica.
La difesa dei valori democratici:
La guerra di Putin è una minaccia al sistema internazionale basato su regole condivise e nato dalle ceneri della seconda guerra mondiale. La Presidente von der Leyen si è soffermata sul fatto che una nuova politica estera europea che investa nella forza delle democrazie non è più procrastinabile.
Oltre a rafforzare i legami coi Paesi in tutto il mondo che condividono i principi e valori di democrazia e stato di diritto, la Presidente ha ribadito che l’Ue dovrà sostenere tutti i Paesi che intendono proseguire il cammino verso l’integrazione nell’Ue o semplicemente rafforzare le loro democrazie e lo stato di diritto.
Le sfide climatica e digitale
La Presidente ha ricordato che vi sono sfide che necessitano maggior dialogo a livello mondiale, anche oltre la cerchia dei nostri partner democratici.
Il Global Gateway, il piano di investimenti europeo annunciato l’anno scorso che mira a promuovere una connettività intelligente, pulita e sicura in materia digitale, di energia e di trasporti e rafforzare i sistemi sanitari, dell’istruzione della ricerca in tutto il mondo, è stato elaborato proprio per creare legami forti e sostenibili tra l’Ue e il resto del mondo.
Sulla scia del successo di tale piano, la Commissione ha quindi comunicato di voler investire maggiormente anche in America Latina e che collaborerà coi partner del G7 per conseguire tale obiettivo su scala globale.
I limiti per le nostre democrazie
Von der Leyen ha ricordato che vi sono Paesi autocratici che lavorano costantemente per minare i nostri valori.
L’Ue dovrà quindi essere vigile, rafforzare la sua lotta alla disinformazione e monitorare gli investimenti esteri diretti nelle nostre imprese. Per raggiungere questi obiettivi, la Commissione presenterà un “pacchetto” per la difesa della democrazia, per individuare influenze straniere occulte e finanziamenti sospetti.
Inoltre, la Presidente della Commissione ha annunciato che il prossimo anno presenterà misure per aggiornare il nostro quadro legislativo di lotta alla corruzione, e includerà quest’ultima nel regime globale di sanzioni in materia di diritti umani, come richiesto ripetutamente dal Gruppo dei Socialisti e Democratici.
Infine, la Presidente si è rivolta a tutte le istituzioni e a tutte le cittadine e i cittadini europei ricordando le parole di David Sassoli: “La democrazia non è passata di moda, ma deve aggiornarsi per continuare a essere strumento per migliorare la vita delle persone”.
È proprio dalle persone che dobbiamo ripartire, difendendo i loro diritti e ribadendo con forza la difesa dei nostri valori comuni che ci rendono più forti e più uniti.
Ancora una volta, la famiglia europea è chiamata a dimostrare di essere all’altezza delle sfide e, come sempre, il Parlamento europeo è pronto a fare la sua parte
Potete trovare qui sotto l’intervento integrale della Presidente von der Leyen e il dibattito con gli eurodeputati: