Liliana Segre al Parlamento Europeo

La settimana scorsa, Liliana Segre, Senatrice a vita e superstite dell’Olocausto, ha tenuto un discorso davanti all’Aula del Parlamento europeo in occasione della Giornata della memoria, celebrato ogni anno il 27 gennaio per commemorare la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz da parte delle truppe sovietiche.

Nel suo intervento, la Senatrice Segre ha raccontato alcuni episodi della sua esperienza della Shoah di quando era ancora una bambina. La sua testimonianza è stata molto forte e ha commosso alcuni deputati presenti in Aula.

La Senatrice non si è solo soffermata sulla sua esperienza personale dell’Olocausto, ma ha anche affrontato il fenomeno del razzismo e dell’antisemitismo odierno.

La Senatrice Segre ha infatti spiegato ai deputati cosa risponde alle persone che le chiedono come mai si parla ancora oggi di antisemitismo:

Io rispondo che c’è sempre stato ma che non c’era il momento politico per poter tirar fuori l’antisemitismo e il razzismo che sono insiti nell’animo dei poveri di spirito. […] E poi arrivano i momenti, i corsi e ricorsi storici. Arrivano i momenti più adatti, arrivano i momenti in cui ci si volta dall’altra parte, in cui è più facile di nuovo far finta di niente, è più facile guardare il proprio cortile, dire che è una cosa che non mi interessa, perché mi deve interessare, non mi riguarda. E allora tutti quelli che approfittano di questa situazione trovano il terreno adatto per farsi avanti.

Il fatto che, a oltre ottant’anni dall’approvazione delle leggi razziali in Italia, il 15,6% degli italiani sostiene che la Shoah non sia mai avvenuta è molto grave.

Il fatto che, nel ventunesimo secolo, una superstite dell’Olocausto debba essere posta sotto scorta per via delle minacce che riceve sui social media è una vergogna.

L’importanza della Giornata della memoria è dunque proprio questa: di continuare a ricordare e raccontare le atrocità che sono state commesse nel passato per evitare che possano avvenire di nuovo nel futuro.

Ricordando il disegno di una farfalla gialla che vola sopra i fili spinati fatto da una bambina del campo di concentramento di Terezin, nei dintorni di Praga, la Senatrice Segre ha concluso dicendo:

Che la farfalla gialla voli sempre sopra i fili spinati. Questo è un semplicissimo messaggio da nonna che io vorrei lasciare ai miei futuri nipoti ideali: che siano in grado di fare la scelta e con la loro responsabilità e la loro coscienza essere sempre quella farfalla gialla che vola sopra i fili spinati.

Vi ripropongo qui sotto l’intervento della Senatrice Segre.