Una nuova legge elettorale europea per le elezioni del 2024

La legge elettorale europea, con la quale si vota per le elezioni europee in tutti gli Stati membri dell’UE, è uno dei pochi argomenti su cui il Parlamento europeo ha attualmente un diritto di iniziativa legislativa. Nella scorsa legislatura (2014-2019), il Parlamento aveva approvato una legge elettorale che non è ancora entrata in vigore perché non è mai stata ratificata da tre Stati membri.

Dopo anni di lavoro in questa legislatura, grazie in particolare all’impegno del gruppo dei Socialisti e Democratici, il Parlamento ha approvato una nuova proposta di legge elettorale che può far fare importanti passi in avanti alla democrazia europea.

L’obiettivo del testo, approvato la scorsa settimana scorsa, è di portare alle urne milioni di cittadini che in questi anni non hanno potuto, o voluto, votare alle elezioni del Parlamento europeo. Certo, già alle elezioni del 2019 vi è stato un significativo aumento della partecipazione, particolarmente tra i giovani, ma rimane il fatto che la metà dei 400 milioni di cittadini europei non ha votato.

Il Parlamento chiede innanzitutto ai governi di introdurre misure per garantire che tutti i cittadini che hanno il diritto di voto lo possano esercitare. Sono necessarie tutele, ad esempio, sia per i 14 milioni di cittadini comunitari che vivono in un altro Paese europeo, sia le oltre 800 mila persone con disabilità che, pur avendone diritto, non sono potute andare alle urne a causa di regole nazionali restrittive. Il diritto al voto deve inoltre essere garantito anche per le persone senza fissa dimora e per i detenuti.

Ancora più importante è che il Parlamento sia stato compatto nel ribadire che è arrivata l’ora di dare una svolta importante alle modalità con cui si sono svolte le elezioni europee finora.

Dobbiamo dare più spazio ai giovani, permettendo loro di esprimersi su temi che li riguardano direttamente. Per questo, seguendo l’esempio di alcuni Paesi europei, è stata approvato quello che fino a qualche anno fa sembrava impossibile e cioè l’abbassamento dell’età di voto ai 16 anni.

La risoluzione approvata il 3 maggio propone di modificare le modalità delle elezioni – attualmente un mosaico di 27 competizioni nazionali – trasformandole in un’unica sfida elettorale europea.

Il Parlamento ha approvato a maggioranza la creazione di una nuova circoscrizione paneuropea in cui i partiti possono presentare liste transnazionali con candidati di diversi Paesi.

Gli elettori, secondo il testo approvato dal Parlamento, esprimerebbero le loro preferenze su due schede: una per i candidati nazionali e un’altra per i candidati europei nelle liste transnazionali. Si tratterebbe di un cambio di paradigma importante perché gli elettori potrebbero votare anche per cittadini di altri Paesi, rafforzando così il rapporto tra i cittadini e l’UE.

Dopo il voto favorevole del Parlamento, la palla passa ai governi nazionali che in seno al Consiglio UE dovranno discutere e approvare la proposta di legge elettorale. Per entrare definitivamente in vigore, tutti i Paesi dovranno poi ratificare la nuova legge.

Non sarà facile ma l’obiettivo, e la speranza, è di arrivare alle elezioni del 2024 con una nuova legge elettorale che difenda i diritti di tutte e tutti e ridia speranza, in chi l’ha persa, nel progetto comunitario.

Seguendo questo link troverete il testo della proposta approvata dal Parlamento europeo.